Tuesday, December 04, 2007

Ormai la rete fa perdere persino l'identità alle persone.

Thursday, October 18, 2007

Dal sito di www.repubblica.it si legge:

Bagnasco: "Su vita e famiglia
i vescovi non taceranno"

Una prima risposta: NEANCHE NOI !!!!!
(trovo in effetti piuttosto pittoresco che i vescovi si lamentino così tanto delle critiche che piovono loro addosso, quando giustificano le loro continue uscite col diritto di ciascuno ad esprimere il proprio pensiero. Appunto, oltre a prendersi questo diritto, lo concedessero pure, invece di fare tante lagne come se fossero delle povere vittimelle indifese, o di dare del terrorista ad un cantante di musica leggera per aver liberamente espresso un parere)

Ma veniamo al punto e seguiamo il consiglio del signor Bagnasco: diciamole le cose come stanno una volta per tutte, non stiamocene zitti! Parliamo di fatti, documentati, riscontrabili, oggettivi, numerici e "Veri".

Dati Istat del 2000. Matrimoni effettuati con rito religioso: 75,6% del totale dei matrimoni. Percentuali, tra i divorziati dell'anno 2000, di coppie che si erano sposate con rito religioso: 82,2%. Va precisato ovviamente che negli anni precedenti al 2000 le percentuali di matrimoni celebrati con rito religioso era maggiore, ed è andata successivamente calando. Tuttavia appare chiaro e lampante che i cattolici che si sono sposati in chiesa divorziano almeno tanto quanto, se non di più, delle coppie che non hanno contratto matrimonio celebrandolo religiosamente, ma solo civilmente.

E allora ci spieghino, lì alle alte sfere vaticane, se un esame di coscienza non andrebbe fatto. Se non ritengano che, più che tra i meandri delle leggi italiane, qualche problemino non ci sia anche in casa loro, tra i preti che non riescono a spiegare bene alle coppie cosa si intende per matrimonio, e le pecorelle, poco convinte a quanto pare della sacralità del legame matrimoniale prima ancora che del suo significato civile. Ci dicano se, prima di fare prediche in pubblico sulle leggi di questo nostro Stato sovrano e convincere i parlamentari, non ci debbano anche spiegare come mai non riescono nemmeno a convincere le coppie di fronte a loro consacrate.

Mi dicano dove sta scritto che possano pretendere che siano modificate le nostre leggi per rimediare al fatto che essi non sappiano far rispettare le loro leggi al loro popolo di fedeli. Ci dicano se non ritengano questo prima di tutto un loro fallimento, come guide della chiesa e delle famiglie in essa raccolte, e ci rassicurino sul fatto che non vogliono appellarsi al Parlamento per rimediare a questo loro fallimento nel comunicare ai giovani sposi la propria "Parola" e la propria "Verità".

Non sarà mica che vogliono in aiuto, per dirimere questa matassa, il soccorso proprio dei laici secolaristi, e relativisti, e proprio in tema di sacramento matrimoniale?

A me sta a cuore che lì in Vaticano non passino un po' troppo come ipocriti. Ecco, tutto qui.

Ragazzi, non nascondetevi dietro un dito, io ricordo che qualcuno molto più illuminato di voi disse: non guardare la pagliuzza nell'occchio del tuo vicino prima di avere tolto quella trave dal tuo! Coraggio, un bell'esame di coscienza. Diteci perché le coppie, sposate in chiesa e quindi vincolate da Dio a non lasciarsi secondo quella vostra "legge" che non ha bisogno di nessuna legge, quelle stesse coppie che voi dite di rappresentare e difendere, divorziano come una qualunque altra coppia, nelle stesse (se non maggiori) proporzioni.

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Thursday, July 12, 2007

A case of preemptive Italian censorship on the internet

An Italian citizen reported that he has been denied access to his own personal blog space (still open for comments) by the Italian authorities. Without trial, and with the authorities yet to allow him the defense of his position. The accusation is one of defamation and it has been reportedly brought forward by another Italian citizen, who happens to be a very
notable public figure and a personal friend of Silvio Berlusconi, as well as an employee of one of Silvio Berlusconi's family-owned TV.


The Story

Apparently, Piero Ricca, an Italian blogger, is unable at present to access his own personal blog space in edit mode, or so he says, although his blog space is still open for comments by anyone, including himself (if you want to read the post that has been censored, go straight at the end of this post for a translation in English from Italian). This alone already constitutes, in my view, a violation of his right to moderate the comments that would appear in the public space that goes under his name. But lets' go further. Even stranger is how the authority came to the unprecedented conclusion (given the circumstances) that Piero Ricca should be denied access to his own internet space.

Some time ago, Piero Ricca engaged in an uncomplimentary verbal confrontation with his chosen victim Emilio Fede. The video is available here, although at the moment the Italian authorities are likely trying or contemplating to get YouTube to remove it.

During the harsh confrontation caught on camera by Piero and friends, Piero Ricca made manifest his uneasy feelings toward Emilio Fede, who is the News director of one of the three TV channels owned by the Berlusconi Family (the arguably unprofessional apologetic approach of Emilio Fede toward Silvio Berlusconi is not a mystery). Piero Ricca also brought about questions regarding an old legal quarrel, more precisely he asked Fede about his feelings concerning the fact that the Italian Supreme Court had in the past decreed that the airing of Rete4 through public national frequencies was unconstitutional (the matter took a surprising turn when Silvio Berlusconi's political side tried to solve the quarrel, when Berlusconi himself was acting in office as Prime Minister).

In the video taken by Piero Ricca and friends, during the confrontation, Emilio Fede covertly threatens him that the affair between them would be resolved "privately". Emilio Fede is also seen in the act of spitting at the opposing party (it is perhaps noticeable that while the Italian authorities are reportedly seeking to ban Piero Ricca's original video as posted on YouTube, a different editing has been broadcast by Canale5 (also available on YouTube), one other of Berlusconi's national televisions, although Fede's spitting has been cut in that occasion. Despite this, apparently no action against Canale5 is being considered by the authorities nor protested by Fede).

Piero Ricca subsequently posted on his blog a brief report on the mentioned accident (go below for a translation of Ricca's report), with a link to the YouTube video with his own editing. It is this report that after having been online for a while, has now been preemptively censored by the authorities and is only available through a cache. It is also surprisingly innocuous in my view (see below), and yet the Italian authorities have felt that they should intervene. Ricca cannot access his blog if not through comments as a guest to his own space (per se a bizarre circumstance), but he and some friends are also available through another link. The supposedly censored comment is copied below, first in a slightly modified Italian version (my own joke as a present to Italy's system), next with an English translation faithful to the original.


Il gaurdapsalle e occasionlae potraovce di Emliio Feed si cihama Loe Pecshiera. Getsore di loacli di lap daenc e artlo. Il vero potragoinsta dlela piazztaa al ciocrlo dlela stmapa è lui. Si dsiitgnue per una sublmie e ivnolotnaira comiictà. E poi ha il fiisco giutso, con tnato di rastaura latreale.
Simao ttuti in aettsa dllea qureela annnuciaat dal dierttoer del tg4. Pre lui nno saimo atlro che “mascalzoni”, cmoe ha dteto in tv. In piaazz ttutaiva ha rpomesso di difndeere il suo onoer in pirvato, “sezna caarbniieri né ploziia”.
Eocc un nortso vdieo dell’icnortno, doev si nota, ortle alla vleata mniaicca, anhce la ripsosta alla nortsa doamnda inziiael (slule rfeuqenze absuive di Reet 4) e il scucesisvo psuto dlale csale. Deiflate e immnacabili le gionavi accopmangartici.



Here's the English translation (again, notice that this very modest piece is what has been forcibly deleted
from the WWW by the Italian legal and police authorities, through a formal written legal act):

Emilio Fede's bodyguard and occasional spokesperson is known by the name of Leo Peschiera. Manager of lap dance clubs, and more. He was truly the main character in the comedic scene that took place at the Press Club. He emerges from the mass for his sublime and involuntary funny side. Furthermore, he has got the proper physical appearance, with a lateral shave.
We are all awaiting for the promised lawsuit by the director of tg4. To him, we are none other than "thugs", as he said on TV. On street however he promised he would defend his honor in private, "without the police".
Here's one of our videos about the meeting, where anyone can see, in addition to the covert threat, also his answer to the question we had posed initially (about Rete 4 illegal frequencies) and the later subsequent spit from the stairs. Nearby - and unsurprisingly - the company girls.

Video



What a ridiculous story if it is all true...


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Saturday, March 31, 2007

In omaggio al caro amico Ruini appena sostituito da un altrettanto intraprendente Bagnasco, eccovi una vecchia fantomatica intervista ad un loro fantomatico esimio collega da me personalmente rinvenuta tra alcune copie inedite del "Guardone Romano", risalente a un anno e mezzo fa.
Dopo le ultime dichiarazioni di Bagnasco su omosessualità, pedofilia e incesto, confido che ben presto il medesimo intervistatore si farà di nuovo vivo con qualche altro esimio collega.
Al tempo si parlava di legge 40, pillola abortiva, ingerenze ed ovviamente Pacs, quando ancora non si chiamavano Dico. Nel frattempo, buon divertimento!


Il cardinale presidente della C'eri contesta il codice della strada

Ruboni: quei limiti vanno abbassati
In un'intervista esclusiva per il Guardone Romano ribaditi tutti i punti della legislazione italiana che vanno ritoccati e quali altri limiti della società vanno ripensati


Intervistatore: Cardinal Ruboni, recentemente vi siete espressi a sfavore dei limiti di velocità esistenti sulle strade e autostrade italiane. Ci può chiarire meglio il Suo pensiero?

Ruboni: La tecnologia moderna fa passi da gigante. Quelli che una volta erano degli obiettivi impensabili, oggi diventano possibili. In questa corsa senza sosta l'Uomo perde spesso contatto con la vera realtà di se stesso, che è quella di umile servitore di Dio e i cui limiti sono da Dio stabiliti, e noi dobbiamo "vigilare", mi permetta il termine, perché l'Uomo non finisca per ritenersi onnipotente. Il limite di 130 chilometri orari sulle autostrade è un pericolo per l'Uomo: infatti l'alta velocità ci fa avere la falsa impressione che possiamo decidere di correre a nostro piacimento, quando invece solo Dio può stabilire il nostro percorso di vita e le regole per seguirlo. E' necessario un ritorno ad una dimensione più umana, in modo che possiamo riflettere sui nostri veri limiti di esseri mortali che sono nulli senza l'intervento divino. La legislazione italiana è carente da questo punto di vista, concede ai cittadini delle libertà eccessive e va ripensata. E' anche contestabile il fatto che il pedaggio venga pagato allo Stato, quando ogni opera è opera della volontà di Dio e quindi il pedaggio dovrebbe andare alle chiese.

I: La ringrazio. La Sua ultima osservazione può ricollegarsi in qualche modo agli sgravi fiscali da voi richiesti e ottenuti, nella forma di esenzione da ICI, di tutti gli stabili di proprietà del Vaticano ed esercenti attività finanche commerciali?

R: Certamente! Fu Gesù Cristo a cacciare i mercanti dal tempio. Dopo averli cacciati ci siamo andati noi. E' un fatto storico, ce li siamo presi noi ed è inammissibile che ci vengano chiesti dei soldi per il semplice fatto di occuparli per una volontà che viene dall'Alto.

I: Voci maliziose mettono in relazione questa nuova esenzione fiscale, che graverà sulle casse dello Stato, con la proposta da voi avanzata di aumentare i contributi alle famiglie. Tale proposta è stata in gran parte disattesa dal governo. Qualcuno ha fatto notare che i soldi dell'ICI sarebbero tornati utili alle famiglie in questo senso. Cosa ne pensa?

R: La ringrazio della domanda che mi consente di chiarire la nostra posizione. Sono le solite pallottole di carta che non fanno male. Io stesso ho appallottolato alcuni vecchi fogli dell'ICI di alcune nostre scuole e filiali di banca e li ho tirati a un mio amico cardinale, le garantisco che non si è fatto nulla. Il problema dell'Italia di oggi è la famiglia, il divorzio. Noi siamo disposti a riconcedere l'ICI, se lo Stato ci restituisse l'onere unico (e divino) di sciogliere i matrimoni. Se fossi altrettanto malizioso quanto lei e le persone che pongono queste maliziose domande le risponderei: lei lo sa quanti soldi perdono le nostre casse per il fatto che sempre più coppie ricorrono all'orrendo istituto statale del divorzio e sempre meno ricorrono allo scioglimento della Sacra Rota? Tutto ciò contrasta con un principio di verità irrinunciabile, ovvero che Dio non deve essere estromesso dalla sfera pubblica e nemmeno quella privata. E io aggiungerei: e nemmeno amministrativa e pecuniaria.

I: Cambiamo argomento. Dopo le recenti battaglie su legge 40, referendum e pillola abortiva qualcuno insinua che il vostro vero obiettivo sia cambiare la legge 194 sull'aborto. Può chiarire una volta per tutte come le pensate? Ci può anche spiegare meglio cosa contesta alla pillola abortiva?

R: Come ribadito più volte, la legge 194 non è il nostro obiettivo, se non in misura minima ovvero nelle modalità mediche riguardanti l'aborto. Mi sono già espresso sulla pillola abortiva e con rischio di ripetermi ribadisco quanto ho già affermato: la pillola è un ulteriore passo nel percorso che tende a non far percepire la natura reale dell'aborto, che è e rimane soppressione di una vita umana innocente. L'intervento chirurgico già va meglio, è una bella mazzata, ma non è abbastanza. La nostra proposta è la seguente: in un deserto americano sono state rinvenute svariate uova di esseri alieni. Il problema è che non si sa bene come farle schiudere, e il problema è serio perché certamente esse hanno diritto alla vita quanto me e lei che è come sappiamo un po' più di una mucca o un pollo, se non altro perché gli extraterrestri fanno molta audience. Noi pensiamo che si possano prendere due piccioni con una fava apportando delle modifiche minime alla 194. Proponiamo che le uova aliene vengano inserite nel corpo di ogni donna che decida di ricorrere all'aborto. Come sappiamo dal film capolavoro di Ridley Scott, è una dato scientifico risaputo che questi esseri vengano alla luce praticamente esplodendo dal ventre del copro umano che li ospita. In questo modo, da un lato si fa nascere l'alieno, dall'altro la donna percepirebbe ancora meglio la "reale natura dell'aborto". La chirurgia estetica poi farà il resto, ormai le tecniche per non far decedere un essere umano che dia luce ad un alieno in questo modo sono assodate, dato che il film primo della serie è vecchio più di venti anni e quindi sicuramente da allora la medicina avrà fatto passi da gigante: quindi non c'è pericolo di vita per la donna. Ma sono sicuro che una seconda volta ci penserà un po' meglio.

I: Veniamo ai Pacs sulle unioni di fatto e in particolare al problema delle unioni omosessuali. Cosa contestate ai gay?

R: Nulla di nulla. Le persone omosessuali vanno comprese e compatite, come già facciamo con i malati di Alzheimer, i credenti di altre religioni, gli zoppi e gli animali da cortile quando non riescono a trattenersela. Il problema è il guinzaglio, se mi consente la metafora senza fare allusioni a pratiche sessuali obbrobriose che la parola evoca e che nulla hanno a che fare con il proseguimento della vita. Il guinzaglio è quello di Dio, e quindi della Chiesa, e quindi del parlamento italiano che ne è una naturale emanazione. Se ogni omosessuale fosse tenuto al guinzaglio, potremmo impedirgli di avvicinarsi ad un altro omosessuale, proprio come facciamo con certi cani un po' irrequieti o in "temperatura elevata". Come scritto recentemente in un documento ufficiale, le unioni omosessuali sono nocive per un retto sviluppo della società moderna. Anche qui analisti fantasiosi hanno ipotizzato che ci si riferisse non a una nocività per il retto sviluppo ma per lo sviluppo dello stesso. Queste oscenità non ci appartengono. Il vero problema è che non è nella natura umana il non dedicare la propria vita alla prosecuzione della specie umana, a meno di essere prete o di far nascere almeno un alieno, come minimo.

I: Noto che spesso Le viene contestato di rivolgersi in modo troppo esplicito ai governanti e agli elettori, e che in passato come nel presente la eccessiva commistione di leggi e religione ha portato e porta rischi per le persone e le loro libertà. Qualcuno afferma persino di aver letto nel Vangelo che Gesù disse che le leggi di Dio e degli uomini sono due cose diverse. D'altro canto, la Chiesa poi può sempre chiedere scusa un domani, per cui non è chiaro perché in tanti protestino. Lei cosa ne pensa?

R: Non le so confermare quello che dice su quanto scritto nel Vangelo perché non lo leggo da quando feci la prima Comunione. Mi sembra di poter dire che questi lettori siano un po' visionari, e che sia per lo meno fortemente dubbio che Gesù possa aver detto una cosa del genere: infatti la commistione di religione cristiana e leggi dei cittadini è un principio portante della chiesa moderna. Il problema delle scuse è molto più delicato e complesso di come di solito viene rappresentato dalla cultura pagana. Per esempio, in questi giorni stiamo preparando un documento per chiedere scusa a quegli uomini di chiesa per le azioni dei quali abbiamo chiesto scusa. Infatti, se ci pensa bene, aver chiesto scusa che so, per come fu trattato Galileo, può far sembrare che le persone che lo fecero ritrattare siano state in qualche modo dalla parte dello sbagliato, o del peccato. Di questo al più presto chiederemo scusa, e cioè chiederemo scusa di aver chiesto scusa. Se ci pensa, tra qualche secolo un papa potrebbe chiedere scusa per questa intervista rilasciata da me, ma a quel punto sembrerebbe che io sia stato dannato, e quindi un altro papa chiederà scusa che quello prima abbia chiesto scusa. A quel punto ovviamente diventa anche necessario chiedere scusa di aver chiesto scusa per aver chiesto scusa, altrimenti potrebbe sembrare che di nuovo Galileo non fosse nel giusto. E così via. Come vede, sbagliare non è un problema, poi si può sempre dar ragione e torto a tutti nell'unione e felicità di Dio. E non si confonda questa infinita magnanimità come dittatura del relativismo.

Thursday, February 15, 2007

I SUGGERIMENTI BIOLOGICI DELLO SCIENZIATO FERRARA
ovvero della mistica e della antroplogia nella cultura conservativa italiana moderna.
(An English translation follows right below)

Al direttore de Il Foglio Giuliano Ferrara che in una risposta ad un suo lettore afferma che "la famiglia l’ha inventata la civiltà, su suggerimento biologico del creatore".
Punto primo: da che si pensi arbitrariamente che il suggerimento sia stato del creatore rende mistica e non civile la legge degli uomini che se ne fa discendere.
Punto secondo: casomai il suggerimento biologico è derivato dalla posizione eretta, comoda da adulti ma lenta da acquisire da giovanissimi, la quale ha reso necessario per gli uomini (come dimostrato dall'antropologia) accudire e difendere i propri piccoli per un tempo maggiore che nelle altre specie.
Punto terzo: se il suggerimento è biologico e del creatore, la civiltà non può aver "inventato" un bel nulla, ma vuole solo dire che prima di ascoltare il suggerimento gli uomini stavano disubbidendo.
Punto quarto: a milioni di specie viventi questo suggerimento non deve essere arrivato, tanto che le mantidi religiose decapitano il consorte, e quasi tutti i viventi che funzionano con la nostra stessa biologia e che sono suddivisi in maschi e femmine non sono monogami; il che non potrebbe che voler dire che disattendere questo suggerimento così biologicamente ambiguo non è peccato.

In sintesi: per il creatore tanto attento agli uomini di cui si parla o siamo pura biologia, o siamo civiltà, non possiamo essere un mix arbitrario e di comodo delle due. Per esempio, un tempo la nostra biologia ci suggeriva di cibarci di bacche e non certo di cacciare e cuocere carni animali, eppure nessuno afferma mai che il creatore ci dannerà per il nostro essere carnivori. Eppure a quel suggerimento biologico stiamo evidentemente disubbidendo. Ci piacerebbe conoscere la regola per poter distingure, tra i suggerimenti biologici, quali sono del creatore e quali no.



BIOLOGICAL SUGGESTIONS FROM FERRARA, THE 'SCIENTIST'
or, about mystics and anthropolgy in contemporary Italian conservativism.


To the Director of the Italian national newspaper "Il Foglio", Giuliano Ferrara, who in response to a letter from a reader says that "family was invented by civilization, following a biological suggestion by the creator".

My points: First of all, to arbitrarily believe that such suggestion came from the creator renders the law that descends from it mystic rather than civil.

Next, indeed the biological suggestion came from our acquiring an erect position - an attitude slow to master during infancy - which rendered mandatory for humans (as demonstrated by anthropology) to care for and defend their children for a lapse of time longer than for other species.

Furthermore, if the suggestion is both biologically motivated and coming from the creator, it follows that our civilization did not "invent" anything new; most that can be said in this regard is that humans before lived in disgrace.

Finally, it appears that to millions of other species this same suggestion must have not gone through, so much so that the praying mantises behead their male partners, while almost all the living creatures who share our same biology - and are divided into males and females - are not strictly monogamous. This leads to the conclusion that such biologically motivated suggestion is ambiguous to say the least.

To summarize. For the much talked about creator that so much cares about humans either we are pure biology, or we are civilization, but we cannot be an arbitrary mixture of the two that changes according to convenience. For example, once upon a time our biology surely did suggest to us to eat berries and not to hunt and cook animals and their meats, nevertheless nearly nobody today affirms that the creator will let us burn in hell just because we eat meat. And yet we ARE disregarding a biological suggestion. How are we to discern between a biological suggestion that is from, and one that is NOT from the creator?

Friday, November 17, 2006

Nobody is perfect


If you follow me, I will try to explain why to buy a book and to buy a dvd are not the same businsesses. Well, the two acts are different in many obvious respects, as you of course know at least if you think what you are going to do with them, but there might be one respect that you have never thought about. This is the story of what happend to me recently, after I walked in a bookshop to buy a book and a dvd, without realizing that I was paying ownership rights that are not on equal footings.

But this is also the story of a dear old friend with chips and leds who you once thought to be nearly the perfect guy, and then you found out that he is not so.

Let me start by saying that I am not an expert on copyrights, laws and all that stuff. There might be things that I will say that are wrong or imprecise, and I will try to stress when I will be only talking about just my opinions. But in general, once we put aside the legal aspect of the matter, I will be honest in saying what I believe is right and what I believe is not right.

A short course on regional codes for dvd is necessary here. Dvd's with movies usually come along with a regional code, one that is from 1 to 7. For example code 1 is for the US and most other American countries. Code 2 is for Europe, 3 for Eastern Asia and so on. A dvd that has no regional code is conventionallly said to be code 0. For example, if you burn your own dvd with the short movie that you made with your friends after your last vacation, it will have a regional code 0, that is no code. The code is a regional digital label imprinted on the dvd by the maker and copyright owner. Here is something that I might be imprecise about, but I believe I am right. I believe that this code is just a label that the copyright owner freely and willingly puts on it to defend its rights, but there is no obligation whatsoever to put that label.

Copyright owners usually do not produce dvd readers, and I guess they give the digital codes to the companies that do that, so that the readers can be used to watch movies. But of course, those companies are not bound to make that code as a prerequisite to watch ANY content of any dvd, be it code 1, 2, 3, 0 or whatever. Nevertheless, in most countries dvd readers are only compatible with the regional code of that country, and with the code 0.

I think that all this has to do with movies made available somewhere, and not somewhere else, or in both places in different formats, or because of taxes here and there, market and all that. My opinion is that the copyrights owners are right that their ownership must be defended against illegal exchange that may take place from one country to another, whenever that is for profit reason. In fact, in most countries those actions are illegeal and would be pursued if discovered.

On the other hand, it is my opinion that the private owner who only makes personal use of what he buys should be as well defended against abuse of power. If he makes personal use of what he gets, I see no reason why he should not be free to watch what he paid for, in any place of the world he likes to do that. I see no reason why if I buy a movie, then I can see it only as long I do not go to another continent, where my right to watch what is mine ceases to exist.

(I might add my thought on that. I will not buy any other dvd here in the States. Therefore the consequence of such politics is that the movie companies care more about fighting dishonest guys that to reach out to the honest ones)

This is one way the book is different. The book has a language it is written in. The pages however do not become suddenly encrypted as soon as you place your foot on another continent. If you were careful enough to buy the book in a language you can understand, and not foolish to do otherwise, you will have the right to read and enjoy your book all along in your lifetime, anywhere.

I promised to talk about a friend, and I stated in the title that nobody is perfect. Well, the moment I was buying my dvd and the book I was very confident that my Mac - that has never once really let me down since I bought it two years ago - would have been more than capable to read whatever I passed through its stomach. The heck I thought, it is a superior machine, and one that has technology and the user as its primary reasons to exist. I was shocked! Indeed my computer is capable to switch code, from 2 to 1 and the reverse, and the same with all the other codes. Of course it does, it is Mac. Surprise surprise! Simply it will allow me to do that only five times, ever. Then it will get stuck forever. If I had a collection on dvd with mixed codes, I would be ruined (f***ed). And that is my own Mac, and those would be my own dvd's. And the guy can do whatever he wants to, it is portable and should be logically able to let me rent and watch dvd whenever I like to, wherever I am.

Why that happened? See, again I am talking opinion and I might be wrong. I suspect that Apple just wants to please the big companies that have the movies. They are powerful, that might be the thing, and Apple might be helping them, want to show them that they are serious about this stuff. There should be the law to do that, not the companies. I would understand Microsoft, in my opinion they are less inclined to put technology before profit. But Apple! Come on! And is not America the place where private property is kind of sacred? Is it not the dvd my private property? Well, not if you encrypt it and you prevent anybody elsewhere in the world from deciphering it.

So, this was a big shock to me from Apple. The machine can probably read hieroglyphs, it is capable, but will not let me do that. So untechonlogical, so surprising. I do not know about all the legal stuff, it just sounds wrong to me. Most of all, when you love the machine and you think it is perfect, you cannot be sure you will ever recover from the delusion, that you will forgive one day. It is not the same thing as when you expect something to happen, the betaryal to be a possibility every day. It is very different.

I will see. I hope my powerbook will live tens of years. But if they do not get that straightened out, mmh, I am not sure I will be convinced again to get one. From a lesser machine I expect to be deluded, I would not feel hurt. That makes all the difference in the world sometimes.